L'ULTIMA TORRE ALBERATA DI LUCCA



Mura in bianca pietra calcarea, porte fiancheggiate da torrioni circolari e, all'interno di questa cerchia muraria, una selva di torri, l'una più alta dell'altra. Ecco l'aspetto che aveva Lucca nel Medioevo! 
Forse è diverso da quello che ci si potrebbe aspettare, eppure sono moltissime le tracce di quel passato che ancora si possono ammirare dentro Lucca, una su tante, divenuta uno dei monumenti più celebri della città, è Torre Guinigi

Torre e Palazzo Guinigi - Foto da Paesi on line

Fu costruita nel XIV secolo dalla famiglia Guinigi, potente dinastia lucchese di mercanti che raggiunse l'apice del potere con Paolo Guinigi, signore di Lucca. 
La torre è parte del palazzo sottostante che apparteneva alla suddetta famiglia. 

Con i suoi 45 metri era la torre più alta di Lucca e l'altezza era fondamentale quando essa fu costruita: le ricche famiglie infatti avevano da tempo iniziato a costruire torri sempre più alte per ostentare il loro potere e la loro ricchezza sugli altri. Fu così che si creò quella selva di torri altissime e anche pericolose, data la loro struttura esile e la considerevole altezza!

Quando il governo lucchese pose un limite in altezza delle torri, per evitare crolli o cadute, ecco che iniziarono a fiorire i giardini pensili, ossia giardini sui tetti delle torri che in questo modo andavano ad aumentare l'altezza complessiva della costruzione. 

E Torre Guinigi è l'ultimo esempio rimanente di torre alberata!     

Lassù sulla sommità sono ancora poste sei piante di leccio, sicuramente piantate più volte nell'arco dei secoli, ma sulla cui origine aleggia un'incredibile storia! 

Secondo la leggenda fu Paolo Guinigi, divenuto signore di Lucca proprio nel 1400, a piantare quei lecci sempreverdi sulla cima della sua torre.
Paolo fu un grande signore, si prodigò per Lucca e per i territori assoggettati, migliorandone l'economia. Eppure per i Lucchesi il ricordo di Guinigi è legato al suo tradimento, o meglio a quello che i Lucchesi del tempo pensarono avesse fatto, ossia la vendita di Lucca da parte di Paolo.
Quando i cittadini si accorsero di questo presunto tradimento,Guinigi fu costretto a fuggire da Lucca ma si ritrovò ben presto incarcerato a Pavia, dove morì. 

E proprio prima che fosse catturato, da quel grande condottiero che fu Francesco Sforza, i lecci inspiegabilmente persero tutte le loro foglie, quasi a preannunciare la fine del loro signore.

Oggi i sei lecci sempreverdi sono ancora sulla cima della bella torre, che domina Lucca e permette ai visitatori una limpida vista sui territori circostanti.



Vista da Torre Guinigi - Foto da Toscana Arcobaleno d'estate


Torre Guinigi e i Lecci - Foto da Weekend romantico Toscana





 Virginia 

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